- 8 Luglio 2016 22.35 (circa). L’associazione ASTARTE riceve una chiamata di emergenza dal Pronto Soccorso dell’ Ospedale Pugliese di Catanzaro. Una ragazza è stata aggredita dal suo compagno, nel centro storico di Catanzaro, per strada, la stessa che qualche giorno fa è stata attraversata dalla fiaccolata di solidarietà contro la violenza sulle donne. Un paradosso, eppure è successo. Un agente delle forze dell’ordine (un carabiniere libero dal suo turno di lavoro) è intervenuto nell’immediato per fermare un’ aggressione che avrebbe potuto sfociare in qualcosa di più aberrante, subendo egli stesso delle aggressioni fisiche dall’uomo violento; egli poi ha provveduto a contattare le forze dell’ordine e la ragazza (dopo aver ricevuto le prime cure a casa dello stesso) è stata accompagnata in ospedale. Lì la donna è stata supportata da due professioniste volontarie dell’associazione (nonché collaboratrici attive del progetto SOS ASTARTE DONNA) che, giunte sul posto, si sono rese subito disponibili nello ‘stare a fianco’ alla donna e nel frattempo è stata attivata una rete telefonica (con gli altri professionisti dell’associazione, delle forze dell’ordine e con le altre associazioni presenti sul territorio che si occupano di tali tematiche) per l’accoglienza della donna vittima di violenza in una casa protetta. A parte la segnalazione di alcune criticità (come la non reperibilità di alcuni centri antiviolenza nei turni notturni e la mancanza di posti disponibili in altri), che vengono messe in evidenza in questo Comunicato con l’intento di migliorare l’efficacia del lavoro di rete calabrese per quel che riguarda il contrasto del fenomeno della violenza sulle donne, bisogna dire che, a conclusione dell’intervento di aiuto, è stata attivata la rete informale della ragazza e si è riusciti ad ottenere la messa in sicurezza della stessa. In più grazie all’intervento tempestivo del carabiniere (e all’intervento degli agenti delle forze dell’ordine di turno) si è potuto procedere al fermo dell’aggressore in flagranza di reato e all’arresto immediato.
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