Nuove foto aggiunte

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Al caffè letterario di Astarte dialoghiamo con Emi Bianchi autrice del libro "L'ultima strega".
Nata a Catanzaro nel 1976 ha fatto del teatro la sua passione di sempre, si specializza in teatro interattivo in spazi non convenzionali, sensoriale, dell’azione fisica. Grazie alla professionalità acquisita nell’organizzazione di spazi, spettacoli, workshop e stage, Emanuela Bianchi diventa presto animatrice culturale del territorio calabrese nel quale progetta laboratori professionalizzanti per l’approfondimento di tecniche teatrali. Nel 2004 fonda l’Associazione culturale Confine incerto della quale è direttrice artistico.
Nel 2014 vince il premio della critica Gaiaitaliapuntocom al Roma Fringe Festival 2014 e si candida alla nomination come miglior attrice.
Il libro:
Calabria, seconda metà del Settecento. Cecilia Faragò è accusata di essere una strega e di aver provocato la morte del parroco. A vessarla due preti che vogliono impossessarsi dei suoi beni. Vedova e analfabeta, si affida a un giovane avvocato che porterà il suo caso fino alla corte di Napoli e riuscirà a smascherare gli impostori, dando l'occasione a re Ferdinando di abolire per sempre il reato di stregoneria. Emanuela Bianchi ha il merito di aver fatto uscire dall’oblio una storia dimenticata, oggi al centro di una rievocazione annuale a Soveria Simeri, raccontata nella sua opera teatrale "LaMagara" (Premio della critica Gaiaitalia 2014).

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